Petra è, e rimane, una delle più belle aziende del vino a livello mondiale. È stata ideata da uno dei maggiori architetti al mondo, Mario Botta, che progettando questa cantina non solo ha pensato a creare un luogo suggestivo, esteticamente straordinario, ma anche in perfetta armonia con l’ambiente circostante e coerente con il ruolo produttivo della cantina.
Con il nuovo corso di Petra si è voluto dare più enfasi a due elementi chiave: il territorio di produzione, la Val di Cornia, e la vigna, vera madre della qualità dei vini di Petra, cardine per la costruzione di vini sempre più autentici e riconoscibili. L’evoluzione di Petra che la porta oggi a presentarsi anche con una nuova immagine rispetto al passato è la naturale conseguenza di ricerche approfondite (tutt’oggi in atto) sia sul profilo agronomico, pedologico e viticolo, sia su quello enologico:
- Una nuova zonazione dell’azienda a cura di uno dei maggiori esperti internazionali di zonazioni viticole, il dott. Edoardo Costantini del CREA di Firenze;
- un nuovo approccio gestionale a cura del dott. Ruggero Mazzilli, uno degli agronomi più apprezzati soprattutto per quanto riguarda la gestione equilibrata del vigneto a conduzione biologica e biodinamica;
- infine, in perfetta sintonia con gli aspetti agronomici e viticoli, si inserisce il lavoro “finale” di uno dei più autorevoli wine maker italiani, Giuseppe Caviola che da sempre nel suo lavoro ha privilegiato la valorizzazione della materia prima, la sua naturalità, il suo legame con il territorio e la specifica vocazionalità di ogni vitigno.
Tutto ciò ha portato all’evoluzione attuale dei vini di Petra. Con le stesse motivazioni, legate alla valorizzazione del territorio dei prodotti, Petra prende parte al progetto con la finalità di individuare e diffondere innovazioni nel settore agroalimentare e forestale.